Adolescenti a rischio: vecchie e nuove dipendenze. Conoscerle per prevenirle

Nuovo incontro aperto a tutti promosso dall’Istituto comprensivo e la Consulta delle famiglie di Busca nell’ambito del progetto “Il Cerchio Allargato – nuove famiglie insieme”, l’azione concreta che si sviluppa sul territorio del Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese grazie al bando FamigliARE, finanziato dalla Fondazione CRC.

Appuntamento mercoledì 4 ottobre alle ore 20:20 presso il Teatro civico di Busca (vicolo del Teatro, 1) dove interverrà Marco MAGGI formatore del metodo Gordon.
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.

Visualizza la locandina.

METODO DI GORDON: LA RISOLUZIONE DEI CONFLITTI
L’applicazione del modello di Gordon ha offerto un contributo fondamentale per la risoluzione costruttiva dei conflitti, non soltanto di quelli tra genitori e figli o tra insegnanti e studenti, ma anche quelli interculturali o interrazziali.

Questo metodo può inoltre essere un ottimo punto di partenza per la definizione di una strategia di comunicazione interpersonale efficace da impiegare sul luogo di lavoro.

L’acquisizione di modalità e di strumenti di comunicazione alternativi a quelli classici consente infatti, secondo il Gordon model, di risolvere i conflitti senza ricorrere a metodi coercitivi o di sottomissione, adottando uno stile democratico. Rinunciando all’esercizio del potere, le parti in conflitto possono unirsi nella ricerca di soluzioni accettabili per entrambi, attraverso il problem solving, salvaguardando la relazione.

Riepilogando, il modello di Gordon si basa sulle seguenti abilità:

Capacità di ascolto
Congruenza
Espressione dei propri bisogni
Disponibilità a collaborare per la ricerca di una soluzione
Esso si articola inoltre in sei stadi:

Definire chiaramente il problema in termini di bisogni, motivazioni e obiettivi precisi;
Proporre le possibili soluzioni (se possibile, attraverso il “brainstorming”);
Valutare le soluzioni proposte;
Scegliere le soluzioni, in virtù delle proprie ed altrui attitudini ed esperienze;
Formulare un piano d’azione;
Concordare i criteri di verifica dei risultati per decidere se il problema è stato veramente risolto.
In altre parole secondo Gordon i conflitti non si possono risolvere con l’uso di tecniche costrittive, ma solo attraverso una comunicazione efficace, che non danneggi irreparabilmente le relazioni tra le parti in causa..

In una società come la nostra, in cui le relazioni sono spesso problematiche e guidate dal profitto o dalla smania di potere, è importante coltivare e diffondere modelli non-violenti di risoluzione dei conflitti e tendere verso un’educazione democratica che veicoli valori come rispetto, onestà, lealtà, basata sulla cooperazione e sul rispetto reciproco anziché sulla competizione.