I bimbi del Piccolo Coro Multietnico di Bra cantano l’appartenenza al mondo

Sabato 25 maggio alle ore 17,30, presso il Salone della Parrocchia San Giovanni Battista di Bra, si esibirà il Piccolo Coro Multietnico del Piccolo Teatro di Bra. Il saggio dei giovani artisti è parte del calendario “Famiglia sei Granda”, la grande festa diffusa della famiglia promossa dal Forum delle Associazioni Familiari della Provincia di Cuneo in occasione della Giornata Internazionale della Famiglia indetta dall’Onu per il 15 maggio di ogni anno. Gli appuntamenti di F6G proseguiranno fino a fine giugno con iniziative di svago e intrattenimento in tutta la provincia. Maggiori informazioni sul sito www.famigliaseigranda.it o sulla pagina FaceBook @ForumFamiglieCuneo. Continua intanto anche la raccolta delle adesioni per la Carta F6G, che può essere richiesta gratuitamente sul portale www.cartaf6g.it per avere accesso ad alcune agevolazioni su servizi pubblici e su altre voci di spesa del bilancio familiare sulla base del numero e dell’età dei figli.

L’evento musicale in programma a Bra è il frutto del lavoro che l’associazione di volontariato “Piccolo Teatro di Bra” ha condotto durante l’anno nell’ambito di un laboratorio di canto corale multietnico rivolto ai più piccoli. Obiettivo del progetto è proprio il coinvolgimento dei bambini di differenti provenienze che imparano a comunicare attraverso la musica: “La musica è uguale per tutti e per questo unisce – raccontano i volontari impegnati nel progetto -. Un bambino italiano, uno africano e uno cinese, ciascuno con davanti un pentagramma, riescono immediatamente a comunicare tra loro, perché dispongono di un linguaggio comune”. Con il laboratorio corale multietnico, attivo da diversi anni e rivolto da sempre a bambini di diverse nazionalità, i partecipanti vengono accompagnati a confrontarsi con i diversi aspetti legati all’interculturalità. A questo tema centrale si lega anche il saggio di quest’anno: al pubblico verrà presentato il lavoro svolto sul sentimento di una identità che si basa sull’appartenenza non ad una nazione ma al mondo, per arrivare ad essere tutti cittadini del mondo. “I bambini- concludono gli organizzatori – sono i più pronti a recepire tutto questo e sono il mezzo ideale per arrivare al cuore degli adulti, coinvolgendoli ed indirizzandoli verso un cambiamento sociale radicale”.